IL GIOVANE MASCHIO E I SUOI DUBBI

Il giovane maschio e i suoi dubbi

Specialista in urologia

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Introduzione

…..Dottore sono preoccupato sono alcuni mesi che il mio testicolo di sinistra non è più quello di prima, però non mi fa male e questo mi tranquillizza solo che quando lo tocco mi sembra molto duro e, mentre prima, anche se lo stringevo piano sentivo male, adesso posso anche schiacciarlo che non sento niente. Però è quasi diventato il doppio e… forse me lo deve vedere! 


Questo è quello che può accadere ancora di sentire nello studio di un urologo ed è una cosa che non dovrebbe più succedere. I tre sintomi riferiti: testicolo grosso e duro che ha perso la sensibilità al dolore, sono esattamente le cose che avrebbero sin da subito allarmato un maschio giovane ben informato. Ma i maschi giovani ben informati sono pochi. Certo la patologia che sottende il discorso introduttivo, il tumore del testicolo, non è così frequente come il tumore della mammella ma non è rarissimo e la sua frequenza è superiore al 10 % fra le neoplasie dei maschi di età inferiore ai 40 anni .

Questa breve introduzione non precede una lunga e tediosa disquisizione sui tumori dei testicoli, questo tipo di informazioni le trovate dovunque.

In realtà io vorrei spezzare una lancia su un argomento: la DIVERSITA’ DI GENERE che per una volta gioca a sfavore del maschio . 

Esposizione

Esiste un tabù che per molti versi ancora oggi non è stato superato e continua a fare vittime con il favore dei mezzi di informazione di massa e le mai superate e diffusissime convinzioni sbagliate, parliamo di quello che noi, poveri maschi pensiamo del nostro apparato urogenitale e della funzione riproduttiva. 

La natura ha creduto bene, per le sue imperscrutabili ragioni, di mescolare il percorso dei rifiuti biologici del nostro corpo con le vie che permettono al materiale genetico di mescolarsi per dare origine, in modo assolutamente efficace, ad un nuovo individuo. Feci e urine sono sgradevoli per aspetto e odore e, forse anche per questo motivo, la funzione riproduttiva si associa al concetto di sporco e, secondo alcune culture e molte fedi, disgustosa e da tenere nascosta. Un po’ come succedeva non molto tempo fa per il tumore che veniva chiamato cancro e di cui si parlava a bassa voce, non di fronte ai bambini. 

Non è passato molto tempo e direi che molto è cambiato in meglio , ma non è cambiato granché per il tabù relativo al sesso concetto che maneggiamo maldestramente passando da aperture eccessive e pericolose per la salute a comportamenti assolutamente retrivi e inquisitori.

Una delle cose che fanno sicuramente male alla salute è l’ambiguità con cui continuiamo a trattare la sessualità maschile, la mancanza di regole chiare su come gestirla sin dalla più tenera età quando il pene e i testicoli sono controllati solo di sfuggita e imbarazzo, soprattutto da parte dei genitori ma anche noi medici siamo non poco colpevoli.

In realtà non si tratta di sesso, con tutto ciò che comporta, ciò di cui vorrei parlare, bensì delle condizioni sanitarie del maschio giovane che ancora oggi è abbandonato a se stesso e spesso per vergogna non ha il coraggio di parlare dei suoi problemi e dei suoi disturbi e vive nel dubbio. Spesso i dubbi diventano malattie quando anche non lo sono davvero.

Mi ricordo quando a 18 anni, alla visita di leva, un burbero ufficiale di marina, nella capitaneria di porto di Rimini mi praticò una sbrigativa palpazione dei testicoli, più che altro per contarli, e mi giudicò abile. Io e i miei coscritti ci guardavamo con sorrisini nervosi per l’imbarazzo più che altro perché un maschio ci aveva palpato le palle. Una volta i medici erano quasi tutti maschi, oggi potrebbe aggiungersi un altro imbarazzo.

Ma in fondo noi eravamo stati fortunati avevamo subito quello che oggi chiameremmo una VISITA ANDROLOGICA. Oggi nessuno li guarda più i nostri giovani maschi che crescono con genitori che, nella maggioranza dei casi, non si preoccupano di quel problema e sono ancora imbarazzati a parlarne , del resto anche il bambino, quando comincia a capire qualcosa, già imbevuto di condizionamenti, sfugge al confronto, anche quando cercato.

Eppure i cambiamenti fisici e quelli psichici, spesso non hanno un confronto, un supporto. La pubertà è una esplosione ormonale che fa perdere la testa e ha volte fare scelte sbagliate.

La chiusura delle case di tolleranza nel 1958 ha trovato una nazione che pur avendo approvato e ben chiaro il problema, non aveva previsto che si sarebbe creato un vuoto all’interno della società non facilmente colmabile in quanto la stessa legge ha finito col rendere indecente è indirettamente illecito qualunque tipo di attività sessuale al di fuori del matrimonio cioè del contratto di interdipendenza fra un uomo e una donna, contratto considerato eterno e indissolubile che prevedeva implicitamente che i due coniugi dovevano arrivare vergini (!) allo stesso …e prima?

I padri di allora non sapevano che fare : fino al matrimonio non si fa … masturbarsi fa diventare ciechi ecc… Vabbè che il problema più importante erano la fame e la ricostruzione con tutto quel che ne consegue. 

La società su questo argomento aveva le sue regole inespresse, per evitare drammi era più facile accettarle che parlarne.

Oggi la fame in Italia non c’è quasi più rimangono i problemi sanitari e sessuali, soprattutto del maschio che … cominciano molto prima del matrimonio.

Mentre la donna ha, spesso sin dalla pubertà, un ginecologo fisso che le sottopone a visite periodiche e somministra anticoncezionali, i maschi non hanno l’andrologo che per i più è ancora una entità misteriosa, hanno internet che nel bene e nel male fornisce informazioni ma più spesso accresce le paure 

Vediamo quali sono gli eventi fisici e i problemi sanitari che riguardano lo sviluppo del maschio e che pongono dubbi e incertezze: 

  • Ingrossamento un po' doloroso, della ghiandola mammaria nella prima fase della pubertà 10-14 anni;
  • Più avanti ingrossamento del pene e dei testicoli comparsa delle erezioni e eiaculazioni notturne (polluzioni). Comparsa di un colore più scuro delle pelle genitale e un forte bisogno di toccarsi il pene la cui conformazione a volte ci pone dubbi. La punta (il glande), spesso mascherata dalla pelle del prepuzio che non scende (fimosi), può nascondere un meato (foro di accesso al canale uretrale) spostato in basso (ipospadia).


Gravissimi poi sono i dubbi legati alle dimensioni del pene (dismorfofobie) che scatenano vere e propri crisi isteriche e depressioni, quando il maschio , dopo il confronto con qualche pornodivo si convince di avere il pene piccolo. 

Questo è un argomento delicatissimo che può scatenale la follia anche violenta (vi ricordate il film gli spietati di Clint Eastwood) vi sono giovani che non fanno sport per non fare la doccia insieme agli altri, per non essere derisi, e maschi adulti che conducono una vita sessuale ingiustamente triste per le presunte piccole dimensioni del loro pene. 

A volte questo complesso (come si diceva una volta) rientra in una grave forma di patologia psichiatrica, che non è rara in Cina e nel sud est asiatico, chiamata Koro ove i malati commettono assassini con mutilazioni, anche su se stessi. La malattia inizia con la convinzione che il pene diminuisca di dimensioni sino a scomparire dentro l’addome.

Anche qui se la convinzione che il pene diventi più piccolo diventa ossessiva, nel maschio adulto, può precedere una forma di demenza.

Poi ci sono gli incurvamenti congeniti del pene, alcuni accettabili altri meno ma curabili.

Un argomento a se stante è appunto la fimosi . Il fatto che la pelle del prepuzio non scenda è una cosa quasi sempre presente alla nascita, oggi pediatri sensibilizzati danno giusti consigli e magari fanno anche qualche prudente manovra per lisare le aderenze fra prepuzio e glande, manovra un po’ fastidiosa ma salubre in quanto un adeguato scorrimento della pelle permette una igiene accurata. In questa zona del nostro corpo sono presenti ghiandole che producono smegma, ove si annidano batteri e virus (es. HPV) che trasmessi alla partner sono spesso causa di gravi tumori della cervice uterina.

Anche per questo motivo, in certe culture, soprattutto quelle installate in territori caldi e aridi, la circoncisione è diventata un dogma. Ancora oggi succede di incontrare maschi adulti che non hanno mai scoperto il pene che mantengono una evidente ipersensibilità e atteggiamenti di rifiuto al tatto. Questa patologia è più frequente di quanto non si creda anche perché la fimosi non è solo un problema pediatrico. Processi infettivi e infiammatori, molto frequenti soprattutto nei diabetici, ripropongono il problema in età adulta per gli esiti cicatriziali che creano.

C’è poi il problema del frenulo, lembetto di pelle che raccoglie ventralmente il prepuzio, molti ritengono ancora che sia normale la lacerazione dello stesso durante un rapporto sessuale, questo naturalmente avviene quando il pene è particolarmente eretto e il rapporto energico. E’ stato considerata in inno alla virilità, al punto che ho avuto qualche paziente che mi chiedeva preoccupato come mai a lui non era ancora successo, alcuni poi tentano di farlo da soli.

  • I testicoli 

Le patologie che li riguardano se congenite sono rilevate al momento della nascita ricordo fra tutte la mancanza del testicolo (anorchia) o, molto più frequentemente, la ritenzione del testicolo nel canale inguinale con mancata o tardiva discesa nello scroto (criptorchidismo). Questa patologia è molto importante perché chi ne è affetto ha un rischio maggiore di sviluppare un tumore del testicolo, la stessa poi genera problemi di fertilità e di questa cosa bisogna essere informati perché il danno a volte evolve verso la incapacità totale di produrre spermatozoi, saperlo prima permette di raccogliere e conservare i gameti che possono, se congelati, essere conservati per un periodo indefinito. 

Ricordo poi l’idrocele (liquido che avvolge il testicolo) le cisti testicolari e, molto più raramente, il testicolo sovrannumerario.

Una menzione a parte merita il varicocele, dilatazione delle vene funicolari, in genere a sinistra, dovuta alla incontinenza venosa (reflusso) che danneggia il testicolo e può essere anch’esso fonte di infertilità. Clinicamente a volte molto evidente è, nelle forme modeste, molto diffusa, non sempre richiede un intervento, la necessità del quale è convinzione comune e sbagliata, incubo degli adolescenti al punto da indurmi ad affermare che “un varicocele non si nega a nessuno“ soprattutto per giustificare doloretti altrimenti inspiegabili. 

  • Prostatite 

.. ma dottore sono giovane è possibile che io abbia già problemi di prostata !?....

…ma certo !!! però non si tratta della prostata ingrossata o del più tenuto tumore maligno ma della prostatite, altra definizione abusata, si tratta di una patologia abbastanza, comune anche molto fastidiosa, a volte febbrile che può dare problemi anche ai testicoli, a volte senza una chiara giustificazione (prostatite abatterica causata da attività ormonale, sedentarietà, masturbazione compulsiva, abusi alimentari), spesso per una infezione ascendente dall’uretra. Può dare bruciori, dolori, febbre alta, ed esitare in infertilità e in restringimenti cicatriziali dell’uretra (stenosi).

Uno degli argomenti più mitizzati dai giovani che richiedono poi una attenzione particolare da parte dei sanitari sono le malattie veneree oggi definite sessualmente trasmesse: molto diffuse anche per la attuale libertà dei costumi e il precoce e disinformato inizio della attività sessuale in entrambi i sessi. E’ difficile fare capire la necessità dei rapporti protetti. Una volta le mattie veneree erano guardate con indulgenza anche perché erano ben note e curabili grazie ad antibiotici resi di pubblico utilizzo dopo il 1945. Il problema principale erano le gravidanze non desiderate. Una volta il giovane conosceva, per informazioni avute da conoscenti, e temeva in ordine gravità: condilomi acuminati (creste di gallo), blenorragia (gonorrea, scolo), sifilide (Lue). Peccati veniali, curabili e poco diffusi nella popolazione femminile coetanea. 

Oggi abbiamo in aggiunta: HIV, epatite (B-C), infezioni da micoplasma, ureaplasma, clamidia, herpes genitalis, mollusco contagioso.

Si tratta di infezioni spesso difficili da diagnosticare e curare, di qui la necessita di spiegarlo ai giovani che spesso hanno rapporti clandestini frettolosi e incerti e che non pensano quando lo fanno travolti dalla emozione. 

In passato, e spesso anche oggi, una malattia venerea era tenuta nascosta anche ai genitori è spesso si ricorreva a sanitari ritenuti riservati, amici degli amici e tolleranti. Oggi esiste una maggiore disponibilità al confronto con i genitori e i medici tuttavia ciò non toglie che sarebbe meglio un adeguata informazione preventiva.

Disfunzione erettile e eiaculazione precoce

Il problema che si pone in realtà non sarebbe un problema dal momento che la causa di entrambi i disturbi, in giovane età, risiede nella emotività estrema che caratterizza il rapporto del giovane maschio con il sesso, si tratta di situazioni frequentissime e disturbanti, tenere per sé il problema, come spesso succede lo cronicizza e il rapporto sessuale finisce sempre con l’essere un test defatigante che conduce i soggetti più emotivi ad evitare i contatti, questo genera depressioni, ansia e anche incubi sino a causare una vera e propria impotenza psicogena che sfido qualsiasi psicologo a risolvere. L’uso, non assistito, dei farmaci spesso aggrava il problema.

Fertilità

Una della cose che mettono in crisi un matrimonio è la infertilità. Secondo la OMS l8%-10% delle coppie ha una fertilità ridotta. Oggi la infertilità maschile 40-50% dei casi è attribuita alla componente maschile della coppia. La diagnosi è facile farla in modo abbastanza preciso eseguendo uno spermiogramma. Più difficile per la componente femminile.

Spesso non è prevedibile né prevenibile, se di tardivo riscontro, ma le conoscenze scientifiche ci permettono di dire che in un numero sempre maggiore di casi si può intervenire con la prevenzione anche perché la procreazione assistita è una pratica ormai acquisita. Per questo motivo è importante conoscere a fondo le condizioni fisiche della coppia che vuole metter al mondo figli. Le cause possono essere genetiche o fisiche, fra tutte varicocele, infezioni , danni testicolari di vario genere (criptorchidismo) danno ambientale e professionale (sostanze chimiche, farmaci) abitudini di vita (fumo, alcol, saune , abiti attillati sintetici, ricordo che le alte temperature rallentano la produzione di spermatozoi), abuso di ormoni usati anche a per migliorare le prestazioni sportive, obesità e alimentazione inadeguata ( ci sono alimenti che contengono ormoni e antibiotici).

Conoscere tutto questo aiuta a prevenire e a curare. La causa principale però oggi risiede nel ritardo con cui ci prepariamo a concepire. Questo in genere avviene per motivi professionali o per scelta.

In particolare nessuno si pone la domanda se sia o no giusto consigliare, prima del matrimonio, una attenta valutazione della componente maschile della coppia magari consigliando uno spermiogramma. Ricordo che, anche in caso di mancanza di spermatozoi nell’eiaculato, è possibile recuperare gli stessi dai testicoli ove possono essere presenti anche in grande quantità con un intervento poco traumatico. Gli spermatozoi congelati (e gli eventuali embrioni) possono essere conservati per periodi lunghissimi . Se si aspetta troppo il recupero è molto meno efficace se non impossibile. 

Problemi di genere

A questo punto non posso esimermi dal ricordare che i maschi quando hanno dubbi sulla loro sessualità sono in genere abbandonati. Il termine di omosessualità è assolutamente riduttivo in quanto all’interno di esso vengono compresi tutta una serie di atteggiamenti psicologici che è difficile elencare in questa sede.

Sicuramente il dubbio del soggetto che sviluppa fantasie sentimentali ed erotiche nei confronti dello stesso sesso difficilmente trova risposte in quella età in cui l’orientamento sessuale è ancora immaturo e può ancora subire cambiamenti, la timidezza non aiuta. Spesso costringe alla riservatezza e all’isolamento , anche se poi finisce col diventare evidente nella maniera più sbagliata, non sto a descrivere la situazione psicologica, tremenda soprattutto per la mancanza di un supporto medico, un medico che ancora non si può cercare perché non c’è.

Mi sono sempre domandato come mai non esista, dichiaratamente, una branca della urologia e della andrologia (che in Italia era, ma non è più, una specialità riconosciuta) dedicata a questa condizione che ormai è ampiamente accettata, direi finalmente accettata. Non discuto solo delle implicazioni psicologiche che sono difficili da affrontare ma più propriamente di pertinenza del sessuologo, entità professionale di non chiara attribuzione, ma anche delle implicazioni fisiche, delle mille domande che pone questa condizione e delle patologie che si possono associare ad essa. 

Conclusioni

Questo breve elaborato da una idea dei problemi connessi con la sviluppo psichico e fisico del maschio ma soprattutto deve far capire quanto sia importante la prevenzione. Andrebbe anche perorata la nascita di consultori dedicati al maschio inteso anche come parte di una coppia inevitabilmente coinvolta nei suoi problemi , spesso ha fragilità e disturbi psichici, oltre che dubbi, generati non da malattie fisiche ma solo, tanto per cambiare, da mancata o sbagliata informazione.

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